Quando persone del proprio ambiente diffondono informazioni dubbie via Whatsapp, durante una festa di famiglia o al tavolo dei clienti abituali, molti non sanno quale sia il modo migliore per reagire. Secondo lo psicologo e ricercatore di teorie della cospirazione Marius Raab dell'Università di Bamberg, il problema fondamentale quando si parla con le persone complottiste, è che danno per vero qualcosa che sfugge alla visibilità. "Per questo è molto difficile opporsi, perché non posso provare che qualcosa di nascosto, una cospirazione, non esiste", afferma. Questo dà spesso la sensazione che le discussioni si gonfino. Insieme agli esperti, BR24 #Faktenfuchs ha compilato 12 consigli che possono essere utili.
Consiglio 1: Reagire è un bene - perché il silenzio è spesso interpretato come approvazione
In linea di principio, è bene reagire, dice Raab. Per esempio, se qualcuno pubblica link dubbi in una chat di gruppo e nessuno obietta, il nostro cervello di solito lo interpreta come un'approvazione. "Allora lui o lei potrebbe sentirsi incoraggiato". Non ottenere alcuna reazione può anche portare la persona a lasciarsi trasportare e a inviare sempre più link - nella speranza di ottenere un feedback.
Consiglio 2: discutere con obiettivi realistici
Se vuoi discutere con una persona che crede nella cospirazione, non dovresti aspettarti troppo la prima volta, dice Ingrid Brodnig. Un cambiamento di pensiero è un processo lento e - se funziona - spesso ha bisogno di molte discussioni. Si ottiene già molto quando insinui a qualcuno dei dubbi. Ecco perché é opportuno fissare obiettivi realistici. Ad esempio è bene scegliere un solo aspetto da discutere e evidenziare nella conversazione le contraddizioni.
Consiglio 3: fare domande
Secondo Brodnig e Raab, è importante essere concreti non solo controbattendo con argomenti bensí ascoltando empaticamente e facendo domande nel tentativo di capire l'altra persona e indirizzare la conversazione verso il disaccordo. Per esempio, chiedendo: perché lo trovate esaustivo? Perché i presunti cospiratori agiscono cosí?" Se si fanno domande oneste, si induce anche l'altra persona a porgersi le stesse domande", dice Brodnig.
Consiglio 4: evitare il salto di argomento
È anche utile conoscere gli schemi argomentativi tipici dei teorici della cospirazione. Uno di questi è il „salto di tema“: questo significa che la controparte cambia argomento e si sottrae invece di rispondere alle controargomentazioni. Il consiglio di Brodnig: "Cercate di riportare la conversazione all'affermazione originale e siate retoricamente attenti che la persona non si sottragga". Per esempio, chiedendo: "Quello che hai detto all'inizio, cosa intendi? Mi piacerebbe parlarne più dettagliatamente".
Consiglio 5: Scegli un link da conto-argomentare
Il consiglio è simile per il cosiddetto 'link bombing' – cioé quando la persona in una discussione online invia numerosi link invece di rispondere a una contro-argomentazione. È facile sentirsi sopraffatti da questo modo di fare. Brodnig consiglia quindi di non reagire a tutti i link, ma di sceglierne uno e rispondere specificamente a quello. Un esempio di tale approccio: 'Hai inviato questo link. Chi è il mittente? Perché credi a questa particolare fonte?
Consiglio 6: fare appello allo spirito critico
Le persone che credono nelle teorie della cospirazione di solito si considerano come persone critiche, con una forte sfiducia nelle istituzioni, nella politica e nella scienza. Brodnig consiglia di affrontare consapevolmente questa immagine di sé nella conversazione - per esempio, così: "So che sei una persona critica e per te è importante mettere in discussione tutto. Allora, che mi dici di questa persona da cui hai avuto le informazioni?". Può già essere un successo parziale se si riesce a convincere qualcuno a mettere in discussione una fonte problematica.
Consiglio 7: Concentrarsi sull'argomento più importante
C'è il pericolo, in queste discussioni, che ci si limiti a dissipare le falsità, cioè a negare e controbattere costantemente, invece di presentare i propri argomenti. Brodnig raccomanda quindi di non affrontare solo ciò che è sbagliato, ma anche di concentrarsi su ciò che è giusto. Per fare questo, si dovrebbe pensare a quale sia l'argomento più importante all'inizio e introdurlo nella discussione.
Consiglio 8: non lasciatevi intimidire dai falsi tecnicismi
Spesso le persone che diffondono teorie cospirative usano molti termini tecnici. Questa strategia retorica è chiamata "technobabble" (dall'inglese "technology" e babble): Si finge competenza con presunte parole tecniche. "Fate attenzione quando qualcuno intercala termini tecnici e se sono usati correttamente", dice Brodnig. Se non sai cosa significa una parola, non dovresti lasciarti scoraggiare - ma, per esempio, cerca su Google dopo per scoprire cosa c'è dietro.
Consiglio 9: chat privata invece che di gruppo
Se qualcuno pubblica informazioni false in una chat di gruppo, gli esperti raccomandano di scrivere prima in privato alla persona. "Cosí facendo, cerco di dare alla persona le giuste informazioni con bassa risonanza", dice Brodnig. Se lo si fa davanti a tutto il gruppo, c'è il rischio che la persona si senta infangata.
Consiglio 10: Considerate per chi state discutendo
Nelle discussioni, per esempio nelle feste di famiglia, è più difficile prendere da parte una persona che in una chat. Qui, secondo Brodnig, bisogna considerare per chi si sta discutendo. Per esempio, se uno zio diffonde delle voci: Si tratta davvero di raggiungere lo zio stesso? O si tratta piuttosto di assicurarsi che gli altri a tavola - per esempio i propri genitori - non siano turbati? Gli argomenti dovrebbero poi essere allineati con questa persona, cioè con i suoi valori o facendo riferimento a fonti che apprezza ("Questo è quello che dice il giornale che ti piace leggere"). Questo aumenta la probabilità che vi credano.
Consiglio 11: mostrare apprezzamento
Se dite a qualcuno che secondo voi crede qualcosa di sbagliato, c'è il rischio che la persona lo percepisca come un attacco e non sarà più disposta ad ascoltarvi. Ecco perché è importante mostrare che, anche se non siete d'accordo su una questione, apprezzate la persona. "Dite, per esempio, 'So che in realtà volete solo ciò che è meglio per il vostro ambiente, per la vostra famiglia' e poi dissentite sulla questione", consiglia Brodnig. Ciò che si dovrebbe evitare è chiamare una persona un complottista: "Nel momento in cui contribuirai ad allargare i fronti, sarà anche più difficile per la persona ascoltarti", afferma Brodnig.
Consiglio 12: rimanere in contatto
Anche se fai molti tentativi, devi sempre aspettarti che la persona rimanga fedele alle sue opinioni. Ma come si fa a rimanere in contatto - senza litigare? Marius Raab dell'Università di Bamberg raccomanda di dire apertamente che non siete d'accordo sull'argomento e che vorreste parlare di altre cose. È importante segnalare che siete ancora lì per la persona e che la stimate - anche se non condividete tutte le sue convinzioni. Se è difficile trovare altri argomenti di cui parlare, potrebbere essere utile coinvolgere la persona in altre attivitá come uno sport o l´inserimento in un club. "Qualcosa in cui la persona si valorizzi: è importante che io esista. E quello che faccio ha anche conseguenze positive", dice Raab.